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Lunedì 30 novembre 2020 è andato in onda il nono appuntamento col Premiato Circo Volante del Barone Rosso. Red Ronnie ci ha guidati in un volo all’insegna della buona musica live e dello stare bene insieme in un clima sereno, così raro oggigiorno.
In rispetto alle vigenti normative di sicurezza con “coprifuoco”, il programma da alcune settimane viene registrato nel pomeriggio e mandato in onda poche ore dopo, a partire dalle 21. Però Red segue e commenta in diretta la puntata.

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La musica dal vivo manca tanto, a chi la ascolta e a chi la fa. Queste serate al Premiato Circo Volante del Barone Rosso, finché sarà possibile realizzarle, garantiscono uno spazio libero e accogliente in cui spettatori e musicisti possono vivere a pieno la magia della musica suonata live. I primi protagonisti di questa puntata sono una band composta da due fratelli e da un amico, che è ormai parte della famiglia. Si sono uniti in nome di un grande artista, padre di due di loro, scomparso prematuramente e portatore di una preziosa eredità musicale, che deve essere conservata e condivisa. Si tratta di Filippo e Tommaso Graziani, figli di Ivan, accompagnati da Francesco Cardelli. Non si esibiscono da settimane e hanno una gran voglia di suonare, per questo partono a tutto rock con “Angelina”, seguita da “Un uomo”. Ripropongono i brani del cantautore abruzzese rispettando la formazione dei suoi primi anni (chitarra, basso e batteria), gli arrangiamenti ricostruiti con attento studio e Filippo può anche vantare per genetica un timbro vocale molto simile a quello del padre. Ivan Graziani amava anche le arti grafiche e iniziò la sua carriera artistica definendosi “fumettista”. Lui osservava la realtà e la disegnava: spesso i personaggi delle sue canzoni nascevano prima sotto forma di bozzetti su carta. Questi disegni sono di ispirazione ancora oggi, infatti esiste una mostra itinerante a lui dedicata e il maialino di “pigro” è divenuto addirittura etichetta per un brand di vini e prodotti gastronomici. Anna Bischi, la moglie di Ivan, custodisce sapientemente tutte queste eredità e stasera, pur non essendo presente, ha inviato alcuni esemplari in dono a Red. Ecco che è quindi il momento di ascoltare proprio “Pigro”, un grande classico del repertorio di Graziani. Anche per merito della regia e dei fonici, il sound del trio è potentissimo. La proposta musicale seguente è un medley tra “Monna Lisa” e “Digos Boogie”, con arrangiamento preso da “Parla tu…”, un disco-concerto live del 1981. I ricordi dei momenti musicali che i due fratelli Graziani hanno condiviso col papà intervallano le canzoni. Nel live non poteva poi mancare “Lugano addio”, pausa più melodica e riflessiva rispetto ai suoni più rock precedenti. Poi un video mostrato da Red ci catapulta per un attimo nel 1993, anno della partecipazione di Ivan Graziani al Roxy Bar. Le immagini sono una chicca, perché contengono un’esibizione sulle note di “Blem blem blem”, un pezzo meno conosciuto. Il padrone di casa poi richiede un “fuoriprogramma”: una canzone appartenente al repertorio del solo Filippo Graziani e lui allora improvvisa “Le cose belle”, eliminata a Sanremo 2014 e vincitrice del premio Tenco di quell’anno. Il figlio minore di Ivan sceglie a sua volta una delle canzoni del padre che preferisce per proseguire il live: “Scappo di casa”. Il gran finale del “power trio Graziani” prevede infine “Il chitarrista” e “Firenze”.

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Grintosa, energetica, solare, fascinosamente bizzarra. La rocker Pia Tuccitto è sempre un gradito ritorno. Il suo disco “Romantica io” è uscito a gennaio, ma lei tiene a presentare i vari singoli di cui è composto l’album anche dall’amico Red. È diventata famosa come autrice di “E…”, il brano cantato da Vasco Rossi, che è ancora oggi una delle sue canzoni più amate ed emblematiche. Proprio in questi giorni, parte del suo testo è stato scelto come tema delle luminarie natalizie di Rimini. Ma le sue canzoni sono tutte belle: Pia si veste di un abito musicale che cuce da sé e indossa con naturalezza. Riesce a scrivere canzoni d’amore felici, perché lei è così… innamorata della vita e felice. È creativa a 360°, si è disegnata anche la copertina del disco. È resistenza, perché non ha alle spalle alcuna casa discografica. Red ama parlare con lei di qualsiasi argomento, perché è curiosa e appassionata in tutto ciò che fa. Scrive di getto, in due minuti, seguendo frequenze che le arrivano misteriose. Accompagnata da Luca Longhini alla chitarra, travolge col suo live che spazia tra i suoi successi: “Stupida per te”, “Se chiudi gli occhi”, “Buon compleanno”, “E…”. Segue un medley di due brani più rock: “Se non ti ammazzo, ammazzami tu” e “Com’è bello il mio amore” (quest’ultima metà in italiano e metà in spagnolo). Per finire propone “Sette Aprile”, che Red ama molto e che è un altro capolavoro. Nel salutarla, vediamo il video di “Stupida per te”, girato in Puglia e che vanta Franco Simone in veste di attore protagonista accanto a Pia.

Christian Carlino in arte DeLord esplora tante sfaccettature dell’arte con estro e profondità. Con l’azienda Innobrain, che si occupa di siti internet e marketing, crea in modo più “istituzionale” e riesce così ad investire in altre sue passioni. Suona il piano come DeLord, ma realizza anche lampade riciclando televisori vintage. È esperto di tecniche particolarissime, come il Theta Healing, pratica di meditazione e auto-guarigione che lo rende capace di entrare in connessione con oggetti, piante, e animali. Scrive anche poesie. Arriva, infatti, in puntata con un nuovo volume di versi, che ha intitolato “Fili in(di)visibili”. In esso si è interrogato sugli eventi apparentemente casuali della nostra esistenza, che ad una più attenta osservazione possono essere uniti tra loro, come i puntini di un puzzle. Invita Red a leggere un suo componimento, come è già successo nel video del suo ultimo singolo “Anema e core”. La poesia si chiama “L’eterno” e parla di memoria. Per DeLord essere “anacronistico” è quasi un vanto e una sfida: scrive poesie quando nessuno più legge e fa musica pianistica quando i pianisti paiono non interessare, ma ha fiducia che col tempo il valore dei suoi progetti possa emergere. Fa cose inusuali e spirituali. Ad esempio, benché solitamente i pianoforti si immaginino chiusi tra mura, lui ama portare il suo strumento in strada e usarlo per connettersi con le persone. Anche ascoltarlo live in puntata si trasforma in un’esperienza interiore: emoziona con il singolo “Anema e Core”, dedicato al classico della musica napoletana; poi sulle note di “Un respiro”, brano scritto per essere ascoltato ad occhi chiusi, rasserena il pubblico e lo aiuta a ricevere messaggi spirituali. In omaggio ai suoi primi passi nel mondo della musica, esegue una specialissima versione di “Child in Time” dei Deep Purple, in cui sostituisce l’organo hammond con il piano. Infine, con parole di grande sensibilità, introduce “L’essenza”, composizione ispirata dagli ultimi istanti di vita dei suoi nonni. La trasmissione in differita termina sulle splendide immagini del video di “Anema e Core”.

Red, subito dopo, si ricollega in diretta per commentare a caldo questa serata di musica spettacolare in varie declinazioni e chiamare al telefono i protagonisti della serata.

 

Articolo di Luisa Marchiaro

È possibile vedere il video completo di questa puntata del Barone Rosso su Red Ronnie Tv.

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