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Barone Rosso puntata del 10 febbraio 2020

Ospiti in studio: NOMADI, PIA TUCCITTO, FEDERICA LISI BOVOLENTA, ANTONIO MAGGIO, TOMMY GRAZIANI e DUO BUCOLICO

Lunedì 10 febbraio 2020 è andata in onda la 18ª puntata del Barone Rosso, il consueto appuntamento settimanale con la buona musica suonata e raccontata.
Anche questo volo è stato condotto da Red Ronnie e ha dato spazio ad artisti affermati e nuove scoperte.

Antonio Maggio è uno degli artisti amici che tornano volentieri al Barone Rosso non appena hanno qualcosa di nuovo da presentare. Insieme al concetto di “necessità”, “amicizia” è la parola chiave che anima anche il progetto che sta portando avanti con Gessica Notaro ed Ermal Meta. Ha conosciuto la modella riminese nel 2013 sul set del suo video “Anche il tempo può aspettare” e sono diventati amici. E’ stato doppiamente sconvolto quindi, nel 2017, nel venire a sapere che era stata fregiata con l’acido dall’ex fidanzato. Sono rimasti in contatto e quando recentemente lei stava meglio e si sono incontrati ad una “Partita del cuore”, l’esigenza di raccontare insieme quel dramma si è fatta insistente. E’ intervenuto anche un terzo amico, Ermal Meta, che ha voluto partecipare alla stesura di quella che sarebbe diventata “La faccia e il cuore”. Gessica e Antonio hanno poi presentato quel brano di denuncia e rinascita durante il Festival di Sanremo, ma fuori gara. Un messaggio così importante doveva essere comunicato senza sottoporsi a giudizi o classifiche. Nessuna mano maschile dovrà mai più alzarsi per ferire la propria compagna. Anche al Barone Rosso Antonio, accompagnandosi al pianoforte, dà voce a questa verità. Regala poi “Cara” di Lucio Dalla, ricordando anche Fausto Mesolella, che con lui aveva suonato una memorabile versione di questa canzone al Roxy Bar. Conclude il suo live con il primo dei suoi successi, “Mi servirebbe sapere” e con un singolo più recente e altrettanto riuscito: “Amore Pop”.

Altro gradito ritorno di questa puntata è quello dei Nomadi. Come il loro lungo percorso artistico, anche questo appuntamento al Barone Rosso può dirsi caratterizzato dall’incontro tra generazioni: perché sono la band più longeva della storia della musica dopo i Rolling Stones, perché a giorni, il 15 e 16 febbraio, si terrà la 27a edizione del NomadIncontro e perché sul divano del Barone Rosso insieme a Red, Beppe e Yuri Cilloni, nuova voce del gruppo, c’è anche Elena Carletti, figlia di Beppe e Sindaco di Novellara. I racconti e i ricordi condivisi in trasmissione questa volta, quindi, non sono solo quelli storici del papà, ma anche quelli della “sua bambina”, immagazzinati dal suo punto di vista unico fin dai primi anni di vita. Elena, infatti, racconta a Red qual è il primo concerto dei Nomadi che rammenta, quale canzone del loro repertorio l’ha colpita di più, qual è il loro album che preferisce. Inframmezzando e seguendo i racconti, Yuri alla voce e Beppe al piano, eseguono: “Noi non ci saremo” e “Dio è morto”, due dei capolavori scritti da Guccini e che valsero al gruppo la fama di “menagramo”, solo perché trattavano di temi impegnati, anziché cantare d’amore. Elena poi parla del legame profondo con la città di Novellara, che l’ha spinta anche ad entrare in politica, e allora i due Nomadi accennano il brano “Il Paese”. Segue poi l’intramontabile “Il vecchio e il bambino”, anch’esso specchio dell’incontro tra generazioni che caratterizza questa serata. Sempre suggerite da Elena, seguono “Gordon” e poi “Ed io”. Red a sua volta richiede “Per un pugno di sabbia”, seguita da “Mamma giustizia”, brano del 1974, contenuto però anche nel loro disco più recente, intitolato “Mille anni”. Beppe, infine, vuole cimentarsi nella cover di Elton John “Stagioni” e il loro live si chiude con il classico e amatissimo “Io vagabondo”.

L’amica “extraterrestre” Pia Tuccitto torna al Barone Rosso con il suo nuovo vinile “Romantica io”. Red lo apre in diretta e Pia lo mostra in tutte le sue parti, orgogliosa del risultato. La copertina è opera sua: l’avatar della rocker che campeggia al centro lo ha creato lei in un “periodo di sparizione dalla terra” – come afferma -, ovvero in un momento in cui non stava scrivendo canzoni, ma disegnava. La foto sul retro, invece, è di Giuseppe Porisini ed è stata scattata al Museo della Musica di Bologna. Nella parte interna del disco compaiono altri disegni realizzati da lei, uno per canzone. I brani, incisi tra Shangai e Bologna, sono i suoi singoli più famosi, più alcuni inediti. Ne propone un assaggio dal vivo, a partire dal pezzo che dà il titolo all’album, “Romantica io”, scritta con Corrado Castellari, famoso per le sue collaborazioni con Mina, Vanoni e Celentano. Poi si lancia in un medley legando insieme “Stupida per te” e “Come nei films” (anche quest’ultima realizzata insieme a Castellari). Poi è la volta della celebre e bellissima “E…”, scritta per Vasco Rossi, che Pia ha potuto incidere ora per la prima volta. Red, infine, chiede di terminare il live con un brano romantico, che è il suo pezzo preferito del repertorio della rocker: “7 Aprile”.

Insieme a Pia Tuccitto, è tornata al Barone Rosso anche Federica Lisi Bovolenta. La sua vita è come un film ed è raccontata nei tatuaggi sulla sua pelle, così come nel libro “Noi non ci lasceremo mai”, scritto a quattro mani con Anna Cherubini, sorella di Jovanotti. La sua storia d’amore con Vigor Bovolenta e la sua forza d’animo nel rialzarsi e nel crescere da sola cinque figli dopo la sua scomparsa, hanno ispirato anche lo spettacolo “Io e lei”, che la vede protagonista nei teatri insieme a Pia. Ciò che ha a cuore stasera, però, è di presentare un piccolo oggetto, che può salvare tante vite: il defibrillatore. Con la sua associazione ha donato molti dispositivi di questo tipo e ha reso “cardioprotetti” tanti luoghi. Sensibilizzare su questo tema e diffondere l’uso del defibrillatore è diventata la sua missione. Ne regala uno anche a Red, così che anche il Barone Rosso sia equipaggiato. L’impegno e il desiderio di essere utili agli altri che l’accomuna a Pia, l’ha portata ad appoggiare anche altre iniziative benefiche di cui racconta, come il “Progetto Brasile” della Fraternità Francescana di Betania. “Motel 5 stelle”, infine, è un programma di Como Radio International, che Federica e Pia conducono insieme a Marco Piper Mariani. L’amore per la musica, la cultura, lo sport e… la vita, li unisce.

La puntata si conclude con la scoperta di un nuovo gruppo e all’insegna della pura evasione. Il batterista Tommy Graziani, che tante volte ha accompagnato altri musicisti nello studio del Barone Rosso, presenta a Red la band di cui ora fa parte: il Duo Bucolico. I front men, Antonio Ramberti e Daniele Maggioli, suonano insieme da quindici anni e scrivono a quattro mani pezzi allegri e dai testi arguti ed esilaranti. Ne eseguono una carrellata, con cui danno prova anche della loro “teatralità”: aprono con “Random”, che dà il titolo al loro ultimo disco, poi propongono “Neuroscettico”, che con la sua “leggerezza pensosa”, fa riflettere sul sentimento un po’ nevrastenico che le persone hanno nei confronti dell’Europa. Il “panorama multicolor dei tempi moderni, in continua evoluzione (o involuzione)” è ben rappresentato anche dalla profezia cantata “Nonni tatuati”. Segue un altro cambio di cappello (uno per canzone) per accompagnare “I tempi d’oro”. La band accontenta poi i fan da casa che richiedono “Il bevitore longevo”. Infine chiudono il loro live e la serata con la ballad futuristica “Manola robot”.

 

Articolo di Luisa Marchiaro

È possibile vedere il video completo di questa puntata del Barone Rosso su Red Ronnie Tv.

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