Barone Rosso puntata del 18 febbraio 2019
Ospiti in studio: FEDERICO MECOZZI, LILIAN MORE, FRANCESCO RIOTTA, CHRIS OBEHI, LUMAN, STANBLAZE
Anche lunedì 18 febbraio è andata in onda la 19a puntata del Barone Rosso, il consueto appuntamento settimanale alla scoperta della buona musica e dell’arte.
Come sempre a fare gli onori di casa c’era RED RONNIE, che ci ha accompagnati in una serata ricca di sperimentazione e novità musicali.
Il primo ospite della serata è FEDERICO MECOZZI, un violinista dal talento incredibile, nonostante abbia soltanto ventisei anni. E’ stato il più giovane direttore d’orchestra dell’edizione di Sanremo appena trascorsa (durante l’esibizione di Enrico Nigiotti) e sta per partire per un tour con il pianista Ludovico Einaudi, con cui collabora già da nove anni.
Accompagnato da Stefano Zambardino alle tastiere e da Massimo Marches alla chitarra, esegue dapprima “Kinetic”, un brano dal suo disco “Awakening”.
Nell’intervista che segue, Federico racconta a Red come è stato possibile che un allora diciassettenne attirasse l’attenzione di Einaudi, tanto da diventare suo musicista e, poi, dell’esperienza come direttore d’orchestra al Festival.
Viene quindi il momento di ascoltare “Awakening”, la title track del suo cd e, visto che il giorno della diretta coincide con il compleanno di De Andrè, i tre musicisti eseguono una versione di “Rimini” del cantautore genovese, rielaborata da Federico.
Massimo Marches, che deve suonare la chitarra e cantare, si schermisce dicendo che la sua voce non è come quella di Faber, ma in realtà, grazie a questa esibizione, scopriamo che è bravissimo.
Incuriositi, Red e gli spettatori da casa, indagano sui suoi progetti musicali e si viene a sapere che Massimo ha pubblicato un suo disco, dal titolo “Statue”, e che Filo Baietti, il regista dei programmi di Red, ha girato il video del suo brano “Estate perduta”. A completare l’excursus su Marches, segue l’esecuzione live del suo brano, “Wannabe”.
Si torna poi alla musica di Federico Mecozzi, che propone “Birthday”, brano scritto appunto in occasione della festa di compleanno di un’amica. Dopo questo pezzo, è la volta di un omaggio al più volte citato Ludovico Einaudi, di cui il trio propone “Experience”. La performance dal vivo si conclude infine con il brano “Lost Tales”, eseguito con violino, tastiere e mandolino.
La sana e buona musica del Barone Rosso è supportata dai prodotti sani e buoni di Mielizia. Anche questa settimana Red ci mostra un’intervista tratta dal suo reportage sul mondo degli apicoltori. Protagonista di questo video è Luca Bonizzoni, un socio Conapi della provincia di Pavia e apicoltore da quasi quarant’anni. Lavora ogni giorno con passione, all’aria aperta e in luoghi bellissimi, interagendo con animali e natura e condendo tutto con intelligenza, per fare buon miele e per crescere le “api belle” di cui è orgoglioso. Ci spiega anche che cos’è la melata e per che cosa sono adatti in cucina i vari tipi di miele.
Questa puntata che risveglia la nostra curiosità e ci fa scoprire nuovi artisti, prosegue ospitando LILIAN MORE. Ventiquattrenne di Milano, ha iniziato a suonare la chitarra a 9 anni, perché innamorata dei Green Day, e a scrivere i suoi testi a quattordici. Da allora vivere di musica è sempre stato il suo sogno da realizzare con determinazione. Dal compianto Gianni Calabria dei Bisonti, amico di famiglia, ha ricevuto in dono una vecchia batteria e la possibilità di esibirsi dal vivo nei locali, in apertura dei suoi concerti. Soltanto due anni fa, però, ha trovato la band giusta da aggiungere alla sua voce e alla sua chitarra elettrica: ovvero Mirco Marisio al basso e Roberto Alvisi alla batteria. Dopo aver aperto i concerti di Omar Pedrini e aver seguito il consiglio di andare a Londra, è entrata in contatto con Dave Emery, produttore degli Oasis, con cui collabora tuttora.
Gurdando la sua pagina facebook, colpisce la copertina del suo penultimo singolo “Belong To No One”, cioè il disegno di una ragazza nuda con un trancio di pizza che le copre il pube, idea sua, rielaborata dal designer Sergio Papalettera.
Questo brano, che esegue dal vivo al Barone Rosso, parla dei sentimenti delle ragazze della sua età di fronte al tema della violenza sulle donne e agli stereotipi che le riguardano.
“Antieroi”, invece, è il suo primo singolo in italiano ed è stato ispirato da notizie sul cyber bullismo; mira a far apprezzare di nuovo le cose semplici alla sua generazione troppo chiusa in un mondo virtuale e superficiale.
Il live di Lilian More si conclude con “Miracle”, canzone più rock, tratta dal suo primo album “Now We Go!”, scritta a sedici anni e incisa a diciotto.
Questa puntata testimonia che la musica, oltre a stupire sempre con nuovi artisti, è fatta per essere condivisa e per unire i cuori dei popoli.
Red Ronnie, infatti, nell’ultima parte della diretta, ritrova alcuni artisti siciliani e africani che aveva conosciuto al Capodanno di Palermo, di cui è stato presentatore e direttore artistico. In quell’occasione ha fortemente voluto con sé sul palco musicisti “della nuova era” e tra loro c’erano anche questi ragazzi.
FRANCESCO RIOTTA, in arte Sisé Kolombalì, è di Palermo e dal 2009 condivide un progetto musicale, che si chiama “Famiglia del Sud”, con sua sorella Margherita. Tutti i suoi lavori hanno un’apertura internazionale, coinvolgendo moltissimi artisti europei ed africani, come Mamadù Touré, della Costa d’Avorio, che canta in lingua djula nel suo primo album, o il musicista del Mali, Sirafa, che suona uno strumento tradizionale nell’album attualmente in lavorazione.
Dal vivo, chitarra e voce, ha eseguito: “Come To Sicily”, che aveva proposto anche sul palco del Capodanno di Palermo e “Per mamma e papà”, un’anteprima dal suo nuovo album.
LUMAN è siciliano, si occupa di turismo e di sociale e, dopo aver fatto radio e teatro, ha scoperto da poco il suo talento per la musica. A Palermo ha fondato “Casa Cantiere”, un collettivo artistico in cui trovano spazio le attività creative e gli artisti collaborano per darsi visibilità reciproca.
STANBLAZE e CHRIS OBEHI, nell’intervista con Red e nelle loro canzoni, raccontano la loro storia. Sono entrambi della Nigeria, fuggiti dalle violenze dell’organizzazione terroristica Boko Haram e da un paese che non offriva loro prospettive. Superato il deserto, sono giunti sulle coste della Libia e, in anni diversi, hanno compiuto la loro traversata in barca. Passati per Lampedusa ed altri centri d’accoglienza, ora vivono attivamente in Italia. Ad esempio Chris sta proseguendo gli studi ed è iscritto al conservatorio, grazie alla generosità di una famiglia siciliana che lo ha accolto come un figlio.
In formazione varia, in cui voce e strumenti erano intercambiabili, hanno eseguito dal vivo alcuni loro brani: Chris Obehi, la sua “Mama Africa” e poi una sorprendente versione di “Cu ti lu dissi” di Rosa Balistreri, in perfetto siciliano. Sono seguite “Bond” in cui hanno unito inglese, italiano e rap e “Forgot”, che Luman e Stanblaze avevano cantato insieme sul palco di Palermo. Un momento molto toccante è stato dato dalla canzone “The Journey”, che Stan ha dedicato agli amici morti durante il viaggio per arrivare in Italia. Partiti in 65, soltanto 25 sono sopravvissuti. Infine Luman, su una sua base, ha eseguito “Terra lontana”.
Questa straordinaria puntata si è chiusa in modo perfetto sulle note di “Migranti”, canzone scritta da Francesco Guccini e cantata da Enzo Iacchetti, che Red ha fatto ascoltare in vinile sul giradischi Mag-Lev.
Articolo di Luisa Marchiaro