Barone Rosso puntata del 25 febbraio 2019

Ospiti in studio: ALEXANDR MISKO, ANDREA MINGARDI, NAOMI, LUCA FLORIDI

Lunedì 25 febbraio è andata in onda la ventesima puntata di questa nuova edizione del Barone Rosso, il consueto appuntamento del lunedì sera alla scoperta di artisti, storie ed ottima musica live.
Come sempre a condurre la diretta c’è il padrone di casa, Red Ronnie, che ci ha accompagnati ancora una volta in un viaggio musicale unico e rivoluzionario.

La trasmissione inizia con un portento: ALEXANDR MISKO, un ragazzo di 21 anni che viene da una città della Russia meridionale e che l’anno scorso a Londra ha vinto il premio come miglior chitarrista acustico d’Europa.
Ascoltiamo subito in anteprima “Absence”, un brano dal suo terzo album, che uscirà nei prossimi mesi. Nonostante la giovane età, è già un maestro del “percussive fingerstyle” e la sua tecnica è incredibile, ad esempio, per questo pezzo sfrega le corde con una bacchetta di legno, trasformando la chitarra in una sorta di violoncello, in un altro brano, invece, legherà un elastico per capelli ad alcune corde per modificarne il suono.
Dall’intervista con Red scopriamo che ha iniziato a suonare intorno ai 12-13 anni, quando i suoi genitori, stanchi di vederlo giocare ai videogiochi, gli regalarono la sua prima chitarra classica. E’ mancino, per cui il suo strumento è un pezzo unico per come sono posizionate le corde, ma anche perché è una chitarra costruita in Irlanda secondo un metodo nuovo, che prevede ad esempio che i tasti sul manico non siano tutti perpendicolari. Alexandr riesce a ricreare con la chitarra i suoni di un’intera orchestra e ce ne dà ampia dimostrazione, spiegando i vari effetti della sua pedaliera. Il suo secondo album edito, “Beyond the Box”, contiene tutte sue composizioni originali, tranne due cover che hanno avuto enorme successo su internet: “Careless Whisper” degli Wham! e “Billie Jean” di Michael Jackson. Quest’ultima la esegue live al Barone Rosso. Ha iniziato ad andare in tour da appena un anno, ma è già richiestissimo: come spiega Gaetano Scarpiello, che lo ha portato in Italia e lo ha presentato a Red, oltre ad alcune date nel nostro paese, proseguirà con concerti in Europa e Asia. Prima di congedarsi, ci stupisce ancora con il suo brano “Thunderstorm” in cui le sue dita riescono a riprodurre tutti i suoni di un temporale, dalla pioggia leggera ai tuoni, con una cover spettacolare di “Smells Like Teen Spirit” dei Nirvana e infine col suo brano “Imprisoned (Dubstep Guitar)”, sempre dall’album “Beyond the Box”.

La storia della musica è spesso ospite al Barone Rosso e questa sera è rappresentata da un mito come ANDREA MINGARDI. Il suo ultimo libro “Professione Cantante” e gli aneddoti in esso contenuti sono il punto di partenza per una splendida chiacchierata con Red Ronnie. Andrea nella vita ha fatto di tutto: ha iniziato come batterista-cantante in un gruppo che suonava rock’n’roll e ha poi messo insieme una band strepitosa, i Supercircus, per cui aveva cercato musicisti in tutta Europa. Red ricorda ancora con ammirazione la volta in cui, negli anni ’70, li sentì eseguire Bohemian Rhapsody dei Queen in una maniera incredibile e Andrea conferma che, in effetti, lui e i Supercircus sono stati l’unica band europea ad eseguire quel pezzo senza usare i cori registrati (cosa che facevano persino gli stessi Queen!).
Ha vissuto tanti momenti difficili, tante sue “morti annunciate” come lui le definisce, a cui sono seguite però altrettante risurrezioni. Ad esempio, il grande trauma, che nel libro racconta con dovizia di particolari, di venire licenziato dalla casa discografica Ricordi, perché a quarant’anni era considerato troppo vecchio per cantare. Oppure la perdita della voce, problematica che sembrava porre fine per sempre alla sua carriera, ma che con un intervento e le dovute cure ha superato.
Ha collaborato e ricevuto i complimenti dei più grandi artisti italiani ed internazionali, come Vasco Rossi, che gli disse “Te sei te, che cosa vuoi di più?!”, o Tom Waits che si complimentò con lui per la traduzione del suo brano “Time”, realizzata insieme a Lucio Dalla. Ha cenato con Miles Davis, Patti Smith a Bologna salì a sorpresa sul palco per cantare con lui “Hey Joe”, come autore ha scritto più di venti brani per Mina e l’amicizia con lei non si è mai interrotta nel corso degli anni. Parlando di amici, fa un ricordo commosso di Alessandro Bono, prematuramente scomparso, con cui aveva partecipato a Sanremo nel ’92. Red mostra anche un video della loro esibizione al Roxy Bar con la canzone del festival, “Con un amico vicino”. La storia di Mingardi viene ripercorsa ovviamente anche attraverso la musica: Red conserva gelosamente molti suoi vinili, tra cui due copie del mitico “Nessuno siam perfetti.… Ciascuno “abbiamo” i suoi difetti!!!..” e in diretta, accompagnato dal fido Maurizio Tirelli alle tastiere, Andrea Mingardi esegue l’energica “Ci vuole un po’ di rock’n’roll”, brano che apre il suo ultimo disco “Ho visto cose che…”, seguita a grande richiesta dalla famosissima “A Iò Vest Un Marzian”, una delle prime canzoni ecologiste, scritta nel ’73 in dialetto Bolognese. “Back to Woodstock” e “Sono ancora vivo”, sempre dall’Lp uscito recentemente, chiudono il live di Mingardi e passano il testimone all’ospite successiva…

Prima però di introdurre la nuova artista, Red lascia spazio come di consueto a un video tratto dal suo reportage realizzato per MIELIZIA-CONAPI. A prendere la parola questa volta è una nutrita delegazione di apicoltori dell’Emilia Romagna che raccontano com’è nata in loro la “contagiosa” passione per il mondo delle api.

La terza ospite della serata è NAOMI, cantante napoletana di 27 anni. Ha partecipato alla scorsa edizione di X Factor arrivando a sorpresa seconda. Canta fin da bambina e proviene da una famiglia di musicisti. Si è laureata al conservatorio come cantante lirica, ma le mancava cantare con più libertà e così ha tentato la strada del pop e del talent show. Dopo il mondo di lustrini e di fama improvvisa che ha attraversato, ora inizia la sua “gavetta” e vuole continuare a fare musica e a scrivere brani propri.
Non avendo ancora un disco suo, accompagnata da Marco Dirani al basso, da Christopher Dragone al bit box e da Michele Guidi alle tastiere, esegue “Look At Me Now”, la cover da Chris Brown che le ha dato molta popolarità, “Oggi sono io” di Alex Britti e “Quando” di Pino Daniele.

Quarto ed ultimo ospite della serata è Luca FLORIDI, cantautore di Pistoia. Lo conoscevamo già come parte dei Better Place, ma ora che l’esperienza con questo gruppo è finita, ha dato vita al suo progetto solista, che porta avanti col solo cognome, Floridi. Il suo disco non è ancora uscito, ma ne abbiamo ascoltato delle anticipazioni. Pianoforte e voce, propone “Agosto”, che racconta dei mesi dopo la separazione dalla band, in cui pensava di staccarsi in modo forzato dalla musica, sua “musa e demone”, trovando poi la forza di ricominciare. Con due amici musicisti, Alessio Onorelli al basso e Federico Mancosu alla chitarra, esegue poi “Leggera, sicura”, pezzo molto radiofonico, che racconta della bella storia d’amore che sta vivendo da diversi anni. Il live continua con “Forse sì”, un brano che lo ha fatto uscire dalla sua “zona di comfort”, perché non è autobiografico, bensì ispirato alla storia finita male di un amico. Conclude, infine, con un pezzo acustico, “Un altra notte sola”, scritto durante un master in song writing con Niccolò Agliardi.

 

Articolo di Luisa Marchiaro